lunedì 5 maggio 2014

Ragazze scomparse nel nulla- "Bring back our Girls"



Questo gridano le mamme di 234 ragazze rapite in una Scuola Secondaria a Chibok nel nord della Nigeria:"BRING BACK OUR GIRLS!" ovvero "Riportateci le nostre ragazze!". Lo chiedono alle organizzazioni umanitarie internazionali, ai capi di governo. Riceveranno risposta?

Le ragazze hanno tutte tra i 16 e i 18 anni e sono state rapite a scuola da un gruppo armato islamista, senza che nessuno fermasse questo scempio. E' dal 2009 che questi gruppi indipendentisti, localizzati nel nord del paese, cercano di instaurare la cosiddetta Sharia, la legge islamica.

Amnesty International stima che siano morte 2.300 persone dal 2010. 1500 sono morte fra gennaio e marzo di quest'anno. Fatti accaduti nella totale indifferenza, con il Presidente della Nigeria reso impotente di fronte a una situazione ormai fuori controllo.
Le ragazze sono introvabili, alcune obbligate a sposare i loro sequestratori o ridotte in schiavitù. Le ultime indiscrezioni parlano di un loro trasferimento nel Ciad o in Camerun.
Le loro madri hanno marciato verso la capitale amministrativa, Abuja, domandando un intervento internazionale. Si vuole arrivare a una guerra religiosa senza fine?
Quelle ragazze sono ormai un simbolo di libertà in un paese multiforme, molto moderno e arretrato insieme, di cui si sente parlare solo quando l'Occidente ha bisogno di petrolio. Rappresentano la libertà, la voglia di vivere, di ricevere un'educazione, di decidere del proprio futuro.

Possiamo mostrare la nostra solidarietà con un tweet usando questo hashtag:
#BringBackourGirls .

Per saperne di più: http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/nigeria-studentesse-rapite-costrette-sposare-boko-haram.aspx

http://www.internazionale.it/news/nigeria/2014/05/05/appello-di-malala-e-clinton-per-le-ragazze-nigeriane-rapite/

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