giovedì 6 dicembre 2012

La bicicletta verde

Questa frase richiama temi dell'infanzia, ma è il titolo di un film i cui temi sono tutt'altro che leggeri. Si parla di emancipazione del pensiero femminile in un paese, l'Arabia Saudita, in cui le donne sembrano non esistere nemmeno all'interno della famiglia.
La regista è Haifaa Al Mansour, prima regista donna dell'Arabia Saudita, che tocca un tema delicato, ma non per questo meno duro, la realizzazione dei sogni di una bambina come tante. Vi lascio la trama del film:



La protagonista è Wadjda, una bimba di 10 anni che vive alla periferia di Riyadh, la capitale Saudita. Nonostante viva in un mondo tradizionalista, Wadjda è una bambina simpatica, intraprendente e decisa a superare i limiti imposti dalla sua cultura. Presto Wadjda mette gli occhi su una bicicletta verde, in vendita nel negozio vicino casa e la vuole per poter battere l’amico Abdullah in una gara. Tuttavia la mamma, per paura delle possibili ripercussioni da parte della società, non glielo permette. Wadjda decide quindi di provare a guadagnare i soldi da sola facendo da corriere tra due innamorati, ma viene scoperta. Mentre sta per mollare, la bimba viene a sapere del premio in denaro per la gara di recitazione del Corano e farà di tutto per vincerla

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Che dire, può essere una buona occasione per riflettere su noi stessi e sul modo in cui alleviamo le nuove generazioni...In tutti i cinema dal 6 dicembre.

Ulteriori informazioni su questo link:

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martedì 4 dicembre 2012

Quell'inevitabile guerra dei sessi (Una provocazione)


C'è chi ci vuole fragili, c'è chi ci vuole pasticcione, ma una cosa è certa, noi donne, a onor del vero, siamo un popolo di indecise.
Basta osservare gli uomini nei fatti. Se pensano a una serata fuori con gli amici, gli basta poco per organizzarsi. Si alzano dal divano, si infilano qualcosa alla rinfusa e via fuori a far baldoria!
Se c'è la partita di calcetto basta prepararsi una sacca e il gioco è fatto. N.B. Preparare la sacca significa infilare 2 o3 cose per il cambio senza pensarci troppo e senza farsi venire troppi problemi.

Provate ora ad organizzare una serata fuori tra donne. Ci sarà sempre una che non può uscire perchè è in "quei giorni", quella che si deve lavare i capelli, quella che è in crisi esistenziale, quella che non ha il vestito adatto. Tutta una sequela di scuse insomma. E queste situazioni si presentano spesso anche fra migliori amiche.

Come sia possibile tutto questo ancora non lo so, ma sicuramente comincio a pensare che gli uomini abbiano più successo nei loro obiettivi perchè in fondo un pò se ne fregano di tutto e di tutti. Noi donne rimaniamo sempre con meno occasioni per lasciarci andare.
Indaffarate come siamo, sempre spinte a dare il massimo in tutto, ci siamo dimenticate di quanto sia importante giocare. Giocare veramente, come fanno i bambini quando si incontrano anche una sola volta. Abituate a fare le mature, spronate già da piccole a prenderci cura degli altri, ci siamo scordate di dedicare più tempo a quello che veramente ci piace, il che può significare anche dimenticarsi delle pose, del tacco dodici, dell'abitino alla moda e tutte quelle sovrastrutture che ci vogliono sempre al top della forma.

E allora un consiglio ragazze: cazzeggiamo finchè possiamo e non curiamoci troppo del perchè e per come, perchè non c'è niente di meglio che assaporare la vita come un vino pregiato. A piccoli sorsi, ma con grande trasporto...