martedì 13 agosto 2013

Oprah e la borsetta di coccodrillo



"Agire al meglio nel momento presente ci consente di trovarci in una posizione migliore per il passo successivo" (Oprah Winfrey)



Sembrerebbe quasi il titolo di una fiaba a lieto fine e invece il finale di questa storia è ben lontano dall'essere felice. Forse ne conoscerete già i dettagli, visto che se n'è parlato ampiamente in questi giorni. Dato che però molti, per via delle ferie, saranno impegnati in ben altre faccende che interessarsi al mondo del gossip, esporrò a larghe linee i particolari della vicenda.

Oprah Winfrey, regina indiscussa dei talk show americani, stra-miliardaria e appagata da una buona carriera cinematografica, fa una bella vacanza in Svizzera, precisamente a Zurigo. Passando di fronte ad un negozio prova il desiderio irrefrenabile di comprarsi una borsetta di coccodrillo. Entra e si imbatte in una commessa alquanto maleducata. Tutto potrebbe finire qui, peccato che poi questa storia si trasformi in un caso di razzismo denunciato addirittura in diretta tv. Già, perché la maleducata commessa, tra l'altro italiana, ha la malaugurata idea di far notare alla signora Winfrey che la tanto agognata borsetta era troppo costosa per le sue tasche...

"COSA?! Ha osato dire che io non posso permettermi la borsetta? Ma chi si crede di essere? Non sa ovviamente chi sono!"- avrà pensato nella sua testa la signora Winfrey.

E allora come trasformare l'umiliazione in qualcosa di eclatante, qualcosa che abbia il massimo clamore? Ecco la risposta di questi giorni. Solo così si può spiegare la più ridicola delle vicende, una vicenda che poteva benissimo essere archiviata come uno spiacevole incidente. No, la signora Winfrey decide di appellarsi alla più terribile delle accuse, quella di razzismo.

Ebbene, se ogni volta che incontriamo qualcuno di antipatico e spiacevole non sappiamo come fargliela pagare, ora abbiamo la risposta: lo denunciamo per discriminazione.

Ora, nessuno di noi sa esattamente quello che è successo, ma al di là di questo, ammettiamo per un momento che sia successo, pensiamo veramente che la discriminazione si manifesti in questo modo?
Perché davvero allora abbiamo perso la bussola! Il razzismo è una cosa seria e credo che la signora Winfrey si dimentichi di essere una privilegiata, che molti altri lottano ogni giorno per i diritti basilari di rispetto e uguaglianza. Io non sono stata immune da discriminazioni, tuttora sono vittima di pregiudizi per via delle mie origini, ma non mi sono mai sognata di farne il mio alibi, perciò mi viene da ridere quando sento parlare di razzismo dalla stra-miliardaria Oprah....

Le parole hanno un peso, un valore e non vanno sventolate a vanvera, questo proprio perché nel mondo vale tutto e il contrario di tutto. Vanno soppesate e collocate nei giusti contesti. Io sto dalla parte dei deboli, di coloro che non hanno voce né mezzi per farsi rispettare. Verso questi soggetti dobbiamo volgere il nostro interesse e non a chi vuole portare acqua al suo mulino, magari per qualche desiderio di notorietà.