martedì 4 settembre 2012

Michelle in prima linea


L'estate sta finendo. Titolo di una canzone anni '80, ma anche triste constatazione della realtà. Piano piano sembra che tutto stia inesorabilmente portandoci verso il tran tran quotidiano di sempre. Del resto anche il tempo atmosferico ce lo sta ricordando in questi giorni con un brusco calo delle temperature almeno nel nord del paese...
Guardando oltreoceano, invece, pare che le vacanze in realtà non ci siano mai state, visto l'andazzo della campagna elettorale.

Se c'è una cosa che davvero attrae la mia attenzione sono i vestiti di Michelle Obama. Perchè mi chiedo: "Lo farà apposta oppure davvero si fa consigliare male? Mah..."
Del resto lei non è una donna convenzionale e lo sta dimostrando nel modo in cui sta gestendo la campagna elettorale di questi giorni. Anche solo per questo è una donna apprezzabile. Non ha infatti deciso, come altre first ladies, di dare un'impressione tradizionale tutta casa e famiglia, al contrario, ha cercato sempre di essere in primo luogo una donna, poi anche moglie e madre. Quella che definirei  una vera attitudine da FEMMINA, nel senso più positivo del termine.

E così Michelle aprirà la convention democratica di Charlotte e spiegherà all'America il programma politico del marito nel modo più semplice possibile. Cercherà di far capire a tutti le difficoltà incontrate, ma anche le intenzioni per il futuro.
Scelta coraggiosa, ma lei è un avvocato e queste modalità non sono di certo nuove per lei. Sa provare ciò che non è comprovabile e difendere ciò che è indifendibile.
Al di là di ciò che uno possa pensare sulla politica americana, non si può dire che Obama non abbia tentato di cambiare il pensiero degli americani. Ha scardinato opinioni consolidate e ha cercato di far capire che gli Stati Uniti non sono più l'unica superpotenza esistente, che esistono nuove realtà e culture che potranno influenzare in modo significativo il futuro panorama economico-politico mondiale.
Anche Michelle ha tentato nel suo piccolo di migliorare la salute di un paese sovrappeso, introducendo l'idea degli orti solidali e del mangiare sano, spiegando che le nuove generazioni non si crescono a hamburger e patatine.

Bene bene... ora capisco perchè sono così odiati. In fondo stanno minando i baluardi della strapotenza statunitense, adottando linguaggi e modalità che poco hanno a che fare con l'americano medio. Proprio per questo mi sento di parlare di loro che in fondo sono rappresentanti di una minoranza.

E allora buona campagna elettorale, ma soprattutto BRAVA MICHELLE!!!! Continua così, sii te stessa, senza paura di dar fastidio a qualcuno. Fallo per noi donne e per far finalmente capire che anche noi possiamo essere in prima linea, non solo delle compagne silenti alle spalle di uomini sempre capaci e indistruttibili. Per me hai già vinto!



2 commenti:

  1. Devo dire che la apprezzo e apprezzo i provvedimenti a favore delle donne presi dal governo di suo marito.

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    1. Dici bene...resta però ancora molto da fare anche nei "democraticissimi" Stati Uniti...
      Un saluto

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