sabato 22 settembre 2012

Donne lavoratrici= donne realizzate? (Una piccola riflessione partendo da un libro)


Parto da un libro che mi ha subito incuriosita e che spero di avere il tempo di leggere.
Si tratta del nuovo libro della giornalista Luisella Costamagna edito dalla Mondadori e dal titolo alquanto accattivante:
NOI CHE COSTRUIAMO GLI UOMINI.
Ve ne riporto la descrizione-

Rassegnate, prive di autostima, incapaci di affrancarsi dai tradizionali ruoli che la società ha sempre loro riservato: ecco l'autoritratto delle italiane emerso da un'indagine Nielsen, a pochi mesi dalla riuscitissima manifestazione "Se non ora quando" che aveva infuso nuova linfa e nuove speranze nel mondo femminile. Tra le interpellate, una su due afferma che le donne sono più inclini a occuparsi dei figli che a svolgere qualunque altro compito, una su tre è convinta che partecipare alla politica sia roba da uomini, una su quattro ritiene giusto che siano gli uomini a comandare e una su tre non ha nulla da obiettare sul fatto che guadagnino di più. È possibile cambiare questa mentalità, che non solo influisce negativamente sulle prospettive professionali, ma può rendere le donne più vulnerabili di fronte a maltrattamenti e soprusi? Luisella Costamagna ne è convinta e risponde raccontando le storie di dieci donne che ce l'hanno fatta, che hanno vinto le piccole o grandi sfide della loro vita e ora sono soddisfatte di se stesse. Prima ancora degli impedimenti esterni, le protagoniste di queste vicende hanno dovuto superare una ben più insidiosa e subdola barriera interiore, "la barriera del questo non posso farlo, o del questo non riuscirò mai a farlo". La loro carta vincente è stata acquisire passo dopo passo, fra mille ostacoli, consapevolezza del proprio valore e della propria dignità.

Argomenti molto interessanti vero? Eppure non ho potuto fare a meno di essere un pò critica sulle finalità di questa pubblicazione.

La domanda di fondo è:le donne possono realizzarsi SOLO percorrendo le stesse strade degli uomini, o ne possono trovare altre?

E poi è un delitto essere SOLO madri e mogli?

Infine l'autostima femminile viene SOLO dall'affermazione professionale o può realizzarsi anche trovando strade alternative che rispettino comunque sempre l'indole di ognuna?

Perchè la mia sensazione è che, invece di andare incontro alle donne, a volte si finisca, anche inconsapevolmente, per relegarle in una categoria predefinita che rischia di incatenarle per sempre.

La dignità e l'autostima vengono da dentro e non ci vengono certo dal riconoscimento da parte del mondo esterno. Puoi essere nessuno per la società e comunque sentirti in pace con te stessa.

Cercherò di leggere il libro per darvene un'opinione più completa.
Potete riferirvi a questo sito:

http://www.ibs.it/code/9788804623083/costamagna-luisella/noi-che-costruiamo.html

BUONA LETTURA!

2 commenti:

  1. Salve, ho appena finito di Leggere questo libro e devo consigliarle difare altrettanto prima di giudicare, infatti si tratta di un libro che non parla affatto di realizzazione professionale, anzi dice che la realizzazione vera è l'autostima, cioè fare quello che si desidera e che ci realizza, anche la mamma o la casalinga, purché la scelta sia consapevole e libera. Sono storie di donne che rimangono dentro, difficile dimenticarle, legga davvero e ne criva ancora, ne vale la pena,un saluto Silvana

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  2. La ringrazio Silvana, ha fatto bene a darmi il suo contributo. Questo mi spinge ancora di più a leggere il libro perchè le recensioni che ne vengono fatte sono alquanto fuorvianti.
    Un saluto
    Cabi

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